Costantini è l’uomo giusto quando serve sul palco non solo un direttore di gesto chiaro che persegua il nitore d’espressione, ma anche un conduttore che non abbia tema di parlare al pubblico per introdurre l’ascolto e apra la ritualità del concerto a qualche momento di spettacolo.
Filippo Lovato, Il Giornale di Vicenza
Particolarmente apprezzato per le capacità comunicative con l’orchestra ed il pubblico, Giovanni Costantini è violoncellista, direttore d’orchestra e direttore artistico in ambito musicale.
Ha diretto ORV Filarmonia Veneta, Labirinti Armonici Orchestra, collabora regolarmente con l’Orchestra Giovanile Regionale Filarmonia Veneta, ha diretto in concerto i cori I Cantori di Santomio e Iter Novum Ensemble ed è stato maestro preparatore della Alpe Adria Jugend Sinfonie Orchester. Ha diretto prime esecuzioni di musiche di J. Novák, P. Valtinoni, P. Onetto, M. Burgos, S. Carvalho, A. Scott, M. Jorge De Artells. Ha diretto per due edizioni della Mostra internazionale del Cinema di Venezia e per il Congresso Europeo del Sassofono.
È stato primo violoncello dell’Orchestra delle Venezie e dell’Orchestra del Teatro di Livorno; fondatore e membro del Quartetto Quartini, con cui realizza spettacoli ed è ospite di diverse associazioni concertistiche italiane. Di recente ha proposto il concerto Vox Humana al Battistero del Duomo di Padova, esibendosi al violoncello e al canto e spaziando dal gregoriano alla musica tradizionale del ‘900.
Diplomato in Violoncello, sotto la guida di G. Viero e F. Pepicelli, e in Direzione d’Orchestra, col massimo dei voti, sotto la guida del maestro G. Andretta, ha studiato anche Direzione di coro con S. Kuret, L. Donati e M. Lanaro, e Direzione d’orchestra con R. Gessi, G. Gelmetti, J. Kalmar e L. Shambadal. Ha tenuto il concerto di diploma presso il Teatro Comunale di Lonigo nel marzo 2018, dirigendo l’Orchestra del Teatro Olimpico nella seconda Sinfonia di Beethoven, con tesi sulla sociologia del genio in Beethoven, Wagner e Shostakovic.
È direttore artistico di Musica Natura Relazioni, cartellone estivo del Parco Naturale Locale del Monte Baldo, in Trentino, e ideatore e direttore musicale di Palestra d’Orchestra, residenza di formazione musicale che complementa la pratica orchestrale con le tecniche di consapevolezza corporea. È direttore artistico del progetto ANIMA Quartetto, e in tale ruolo è stato consulente artistico del MUSE di Trento.
In ambito didattico, è stato per dieci anni titolare della cattedra di Violoncello presso la Scuola Musicale “Jan Novák” di Rovereto (TN); attualmente è docente a contratto di Violoncello e Musica d’insieme presso il Liceo Musicale di Vicenza.
Tiene lezioni di musicologia per vari enti e ha collaborato con Filippo Faes nelle conversazioni-concerto per le Gallerie d’Italia Intesa-SanPaolo. È stato ideatore e responsabile del progetto della Regione Veneto “Musica oltre i confini”.
Ha scritto di musica per diverse testate – tra cui Il Gazzettino di Vicenza e MusicalMente – ed è stato direttore editoriale di MusiCare, periodico di musica, cultura e spettacolo.
Particolare importanza nella sua formazione artistica hanno avuto la conoscenza e collaborazione coi maestri Giovanni Angeleri e Filippo Maria Bressan.
Sono stato plasmato dall’architettura palladiana del Veneto e dalle montagne del Trentino. La musica ha fatto il resto. Sono nato nel 1983 e vivo in Italia, alternando i giorni tra Veneto e Trentino. Dal 2009 sono papà di Elisabetta.
La mia formazione è prevalentemente musicale ed è iniziata fin da subito in Conservatorio a Vicenza, dove ho frequentato sia la Scuola Media che il Liceo; ho studiato anche Giurisprudenza, presso l’Università degli Studi di Verona, ma senza completare il percorso con la laurea.
Ho sempre lavorato nel settore della cultura musicale, definendo gradualmente la mia attuale professionalità di direttore artistico e musicale.
Ho una formazione scout all’interno dell’AGESCI, la cui metodologia educativa ritengo fondante della personalità e del modus operandi; la carriera musicale non mi ha impedito di fare varie esperienze nel volontariato.
Quando il tempo lo permette e la testa è piena, scappo in bici da corsa sui colli o a camminare in montagna.